Attivazione gas e controsoffitto cartongesso: l'isolamento che riduce il consumo

Attivazione gas: qual è la procedura da utilizzare più adatta dopo aver realizzato un controsoffitto per ridurre i consumi del riscaldamento? Scoprilo ora!

Durante i lavori di ristrutturazione sono molte le decisioni da prendere per il futuro, ad esempio se abbassare il soffitto con il cartongesso così da ridurre lo spazio da riscaldare (e quindi anche diminuire i consumi). Prima dello spostamento in casa nuova poi le cose a cui pensare sono anche di più, come l’attivazione gas e il trasloco.

 

Infatti il rinnovo e il cambio di una casa possono portare a un carico notevole di stress. Quindi per ridurre questi pensieri è fondamentale avere ben chiare tutte le informazioni utili, ad esempio come attivare il contatore del gas, qual è la procedura adatta e quali sono i tempi e i costi.

 

Se si è realizzato un controsoffitto per ridurre il consumo di gas necessario per riscaldare casa il primo step è già stato superato. Perciò ecco tutte le info sulla seconda fase: l’attivazione delle utenze gas!

 

Attivazione gas: qual è la procedura adatta?

 

Le motivazioni per cui il contatore del gas risulta disattivato possono essere diverse, ma la più frequente è quella del trasloco. Cioè la situazione in cui il precedente intestatario del contratto ha proceduto alla disdetta delle utenze e a chiudere il contatore. 

 

Di conseguenza il nuovo inquilino si trova a dover riattivare il contatore precedentemente utilizzato tramite il subentro. Questo procedimento richiede la sottoscrizione di un nuovo contratto di fornitura con la compagnia luce scelta. In questo modo si rimuove il sigillo dal contatore e si ottiene in tempi rapidi l'attivazione dell'utenza del gas, ad esempio per il riscaldamento di casa o per la cucina.

 

Tempi e costi dell’attivazione gas tramite subentro

 

Conoscere tempi e costi dell’attivazione gas tramite subentro è fondamentale per sapere quando presentare la domanda e quale sarà il costo totale della procedura. 

 

Sintetizzando, i tempi di subentro gas sono solitamente di massimo 12 giorni, di cui 2 utili al fornitore per ottenere tutte le info dal cliente e 10 per il distributore al fine di rimuovere fisicamente il sigillo del contatore. Per l’attivazione gas con subentro possono essere richiesti:

 

  • I dati del nuovo intestatario del contratto;

  • Un documento d’identità del nuovo intestatario del contratto;

  • L’indirizzo di fornitura e il codice PDR (o la matricola del contatore);

  • Il tipo di utilizzo del gas (come cottura e/o riscaldamento).

 

Invece il costo del subentro gas può cambiare a seconda del fornitore scelto, ma di solito è di circa 50 euro +IVA.

 

Come risparmiare sul gas durante l’attivazione?

 

Risparmiare a Roma sul gas può non essere così semplice. Sicuramente il primo modo di abbassare i costi è diminuire i consumi, creando un controsoffitto per ridurre l’area da riscaldare. O ancora evitare cotture che richiedono tempi lunghi nella cucina gas.

 

Inoltre prima dell’attivazione gas è fondamentale analizzare con attenzione le condizioni contrattuali proposte dal fornitore, così da avere chiaro il prezzo e i vantaggi che si sottoscrivono. 


In questa fase è importante comparare i fornitori del mercato gas, così da optare per una tariffa in grado di soddisfare le tue necessità di consumo. L’Autorità ARERA ha creato uno strumento digitale che aiuta gli utenti a confrontare le offerte luce e gas e a trovare la soluzione più adatta. Lo trovi a questo link.